Da bambina non mi piaceva la scuola. Era triste e senza amore, non c’era luce, movimento, emozione, futuro. L’arrivo delle feste scandiva un tempo molle e senza attesa, imitato in scala minore dagli spostamenti verso casa. Una cosa spingeva i miei passi al mattino e li appesantiva al ritorno. Nella pausa, lontana dai compagni, avevo cominciato a esplorare l’istituto, che immaginavo infinito ed esotico.
Racconto di Natale 2021
Giunti al porto del nord dopo aver attraversato il paese senza conoscerlo, i due fratelli si guardarono per la prima volta dalla partenza e si dissero con gli occhi che erano ormai alla fine del viaggio. Si sbagliavano due volte, perché il viaggio che avevano immaginato era appena cominciato, mentre un altro era terminato per sempre.
Racconto di Natale 2020
Il tempo al tempo della pandemia
Quando alla fine la pandemia passò ci riversammo in strada come un liquido non costretto da alcun ostacolo, distribuendoci in ogni spazio che ci potesse accogliere più secondo le leggi della statistica che per uno scopo preciso. All’inizio era prevalso lo stupore di trovarci di fronte a un mondo più definito e luminoso di come lo ricordavamo, ma subito un’altra incredulità si era dipinta sui nostri volti, quella di ritrovarci inspiegabilmente più giovani di prima. Continua a leggere “Racconto di Natale 2020”
Racconto dei Natali 2019
Da qualche tempo scrivo ogni anno un racconto per Natale, che puntualmente invio a amici e parenti non prima della vigilia e non dopo la Befana. Nonostante ciò, da qualche anno con l’avvicinarsi delle festività inizio a ricevere messaggi di vario tipo, da semplici punti interrogativi in numero da uno a quattro fino a rimostranze più strutturate, Allora quest’anno niente racconto, o Dato che quest’anno non ci sarà il racconto, Visto che non arriva il racconto, fino al lapidario Ultimamente, questo appuntamento, con dispiacere per noi, è purtroppo venuto meno. Continua a leggere “Racconto dei Natali 2019”
Racconto di Natale 2018
Con il passare dei giorni i ricordi arrivano con sempre più intensità e frequenza. Il tempo di adesso si introduce a forza nel tempo di prima creando un problema di accesso e coesistenza, obbligando quelli che si erano creati uno spazio a ridurlo o a spostarsi, talvolta ad uscire. Gli esclusi non riescono quasi mai a rientrare, mortificati dalla frustrazione e dalla fragilità della loro permanenza. A mano a mano che si avvicina il momento il tempo di ora prende il sopravvento, occupando fittamente uno spazio vuoto di storie e di memorie e creando un ingannevole ricordo fatto dalla ripetizione di se stesso. Continua a leggere “Racconto di Natale 2018”
Racconto di Natale 2017
Il presepe spagnolo
Quell’anno, poco prima di Natale, era capitata una registrazione in una piccola città di provincia della Spagna. Il cielo, mai solcato da alcuna nuvola e sempre di un azzurro pallido, oscillava tra certe mattine di ottobre e il ricordo di freddi tramonti primaverili, lasciandoci in uno stato d’incertezza mista a una vaga nostalgia.
La chiesa non era riscaldata, e l’unico rifugio risultava essere la piccola stanza dell’ingegnere del suono. Situata su un piano rialzato e accessibile solo da una scala a chiocciola di legno, offriva un breve e necessario conforto grazie a una stufa elettrica che, posta vicino alle gambe del fonico, riusciva a irradiare un certo calore in tutto l’ambiente. Continua a leggere “Racconto di Natale 2017”
Racconto di Natale 2016
Erano gli ultimi giorni di novembre quando era entrata nella nuova casa. Aveva chiuso la porta, aveva appoggiato le borse in terra e si era guardata intorno, pensando alle cose che avrebbe cambiato e quelle che presto non avrebbe notato più. La casa non era abitata da molto tempo, e fuori faceva freddo. Ma non come in autunno, piuttosto come nelle gelate che arrivano a sorpresa su una primavera avanzata e ne spengono gli entusiasmi con cinico compiacimento. Continua a leggere “Racconto di Natale 2016”
Racconto di Natale 2015
Scrooge girò due volte la chiave dell’ufficio e si diresse piano verso casa. Non aveva bisogno di guardarsi intorno, perché se già conosceva il cammino a memoria, in quel particolare giorno dell’anno avrebbe saputo descrivere con estrema precisione cosa si stesse svolgendo a ogni angolo di strada, in ogni finestra e persino dentro ognuna delle case. Continua a leggere “Racconto di Natale 2015”
Racconto di Natale 2014
“Ho fatto un sogno così curioso!” disse Alice alzandosi e correndo verso casa sotto gli occhi della sorella, la quale, con la testa appoggiata sul palmo della mano e sul punto di addormentarsi a sua volta, immaginò di vederla rientrare nello stesso buco nel quale aveva seguito il coniglio, e poiché la galleria sprofondava nella terra ma lei riusciva comunque a seguirla anche in questa caduta, si chiese non stesse sognando nuovamente il sogno di sua sorella. Continua a leggere “Racconto di Natale 2014”
Racconto di Natale 2013
L’albero di Natale mi ha sempre fatto pensare al triangolo di Sierpinsky. Un triangolo fatto da tre triangoli composti a loro volta da altri triangoli, e così all’infinito fino a ottenere un oggetto formato da infiniti triangoli dai quali non è possibile risalire alla forma che l’ha generato, al punto che se iniziassimo disponendo tre pecore ai vertici del primo triangolo, dopo innumerevoli passaggi ci ritroveremmo con qualcosa di assolutamente identico a ciò che otterremmo partendo da tre biciclette. Spostandoci lungo le due direzioni temporali possibili, quella di costruzione o smantellamento della struttura, la scopriremmo sempre identica a sé stessa, in un’assoluta reversibilità temporale figlia dell’infinita complessità dell’oggetto ma senza alcuna speranza di ritrovare più le nostre pecore o le loro biciclette. Continua a leggere “Racconto di Natale 2013”