Racconto di Natale 2014

“Ho fatto un sogno così curioso!” disse Alice alzandosi e correndo verso casa sotto gli occhi della sorella, la quale, con la testa appoggiata sul palmo della mano e sul punto di addormentarsi a sua volta, immaginò di vederla rientrare nello stesso buco nel quale aveva seguito il coniglio, e poiché la galleria sprofondava nella terra ma lei riusciva comunque a seguirla anche in questa caduta, si chiese non stesse sognando nuovamente il sogno di sua sorella. Continua a leggere “Racconto di Natale 2014”

Racconto di Natale 2013

L’albero di Natale mi ha sempre fatto pensare al triangolo di Sierpinsky. Un triangolo fatto da tre triangoli composti a loro volta da altri triangoli, e così all’infinito fino a ottenere un oggetto formato da infiniti triangoli dai quali non è possibile risalire alla forma che l’ha generato, al punto che se iniziassimo disponendo tre pecore ai vertici del primo triangolo, dopo innumerevoli passaggi ci ritroveremmo con qualcosa di assolutamente identico a ciò che otterremmo partendo da tre biciclette. Spostandoci lungo le due direzioni temporali possibili, quella di costruzione o smantellamento della struttura, la scopriremmo sempre identica a sé stessa, in un’assoluta reversibilità temporale figlia dell’infinita complessità dell’oggetto ma senza alcuna speranza di ritrovare più le nostre pecore o le loro biciclette. Continua a leggere “Racconto di Natale 2013”

Racconto di Natale 2012

Quel pomeriggio la luce toccava Roma in maniera inusuale. Il sole, passato da poco il solstizio d’inverno, indugiava vicino all’orizzonte più a lungo del solito, inondando ogni cosa di un alito tiepido che risvegliava la nostalgia di primavere a venire e addolciva i contorni degli oggetti di un alone indefinito. Anche il fiume si riempiva di quell’aria, e restituiva al cielo Continua a leggere “Racconto di Natale 2012”

Racconto di Natale 2011

Il mattino entrava dalle persiane con troppa convinzione per un fine dicembre. Strofinandosi gli occhi si alzò dal letto, passando lo sguardo sui regali che ora giacevano sul pavimento tra macchie di carta, nastri strappati, e biglietti di auguri ancora non aperti. Dopo il sonno più corto ne conservava solo un vago ricordo, su cui galleggiava una sensazione di sorpresa e disincanto insieme. Quando le dimensioni della stanza tornarono quelle di sempre, gli occhi gli caddero su un oggetto Continua a leggere “Racconto di Natale 2011”